SAPER COMUNICARE

Il valore della comunicabilità nei rapporti umani e nella dignità non può essere sottovalutato. Solo quando non possiamo più comunicare a parole, a gesti, a segni, ci rendiamo pienamente conto del valore delle parole nell'esprimere agli altri i nostri desideri, pensieri, sentimenti.
 
Diceva Daniel Webster: "Se tutti i miei averi venissero tolti, con una sola eccezione, io sceglierei di mantenere la possibilità di comunicare, perché con quella recupererei presto tutto il resto".

VIVERE L'ASSISTENZA

Le azioni quotidiane del lavarsi, radersi, pettinarsi, lavarsi i denti, vestirsi, nutrirsi ecc. possono essere compromesse nell'anziano o nel malato; a volte noi le riteniamo scontate dato che la persona vive in istituto…mentre il nostro intervento primario è rendersi conto che, tali difficoltà che portano ad una richiesta di aiuto, possono essere frustranti ed imbarazzanti per lo stesso malato; quindi qui l'esperienza e la preparazione ci insegnano che ci sono molti modi per rendere più facile o più accettabile la sua cura personale prolungando così il periodo della sua indipendenza e autosufficienza.

IL VALORE DELL'ATTIVITA' FISICA

Ognuno di noi ha bisogno di attività fisica nella propria vita: l'uso dei muscoli ne aumenta il tono, stimola la respirazione, migliora la circolazione, ecc. inoltre un'attività fisica ci fa sentire meglio anche psicologicamente.
 
La necessità di attività fisica quindi vale anche per l'anziano malgrado le difficoltà  che sorgono sia per lo stesso che per chi lo assiste perciò noi proponiamo l'attività fisica come un diversivo, una ricreazione, un cambiamento, che diventa forma di terapia per evitare le complicazioni derivanti dal processo patologico e per conservare le proprie capacità o prolungarle nel tempo.  Unitamente alla attività fisica il mantenimento delle capacità cognitive e della memoria sono fondamentali aiutano a vivere la permanenza in struttura con minor difficoltà, possiamo far loro mantenere aperta una finestra sul mondo attraverso le attività di animazione sociale.
 

TUTELA DELLA DIGNITA' DEL MALATO

Restituire spessore e senso alla malattia, alla sofferenza, e al dolore recuperare il valore e il significato della vita, individuare "il fine ultimo dell'uomo", sono tutte operazioni di grande importanza spirituale e morale. Per questo la Cooperativa Il Ponte attraverso corsi di formazione cerca di trattare argomenti riguardanti l'assistenza, l'etica, la morale, il comportamento e la modalità di approccio socio-assistenziale all'anziano o alla persona in stato di bisogno.
 
Questa è in sintesi l'essenza dei nostri servizi, il motore trainante della Cooperativa che ci auspichiamo porti una qualità di vita migliore giorno dopo giorno agli anziani residenti nelle strutture e comunità religiose dove operiamo.

Cooperativa al ponte